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1) Dizion. 5° Ed. .
FALLARE.
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FALLARE.
Definiz: Neutr. Commettere errore, sbaglio; Errare, Sbagliare: e costruiscesi talora con le particelle pronominali.
Dal lat. fallere, ridotto dalla terza coniugazione alla prima. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 286: Sono cierto che nel mio dire sarà alcuno difetto, perocchè Salamone dicie, che noi uomini viventi al mondo sempre siamo atti a fallare, per l'umana corruzione che è in noi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 102: Se 'n ciò fallassi, Colpa d'amor, non già difetto d'arte.
Esempio: Panzier. Tratt. 66 t.: Però ritratto, se fallassi mai, altro che 'l vero dicendo nel mio dire.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 751: A Minos non è licito di fallare.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 27: Non si fallerà ordinando che, in caso dubbioso,... s'abbiano da escludere i maschi delle femmine.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 20: Con queste norme giudicherete facilmente della grandezza necessaria per la stanza maggiore ma largheggiate, o non fallerete.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 251: Fratello, se fallo, correggimi, chè l'avrò caro.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 8: Secondo il giudicio divino, che non falla, a' buoni guiderdoni, e a' rei pene debite sono rendute.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 408: Ancora manca la natura, e falla, quando il cavallo nasce con le gambe torte.
Definiz: § II. E con più grave senso, vale Commettere colpa, peccato; Peccare. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 186: Onde lo Re fallò troppo appo Iddio e a suo danno.
Esempio: Dant. Parad. 5: L'altra, che per materia (del voto), t'è aperta, Puote bene esser tal, che non si falla, Se con altra materia si converta.
Esempio: E Dant. Parad. 6: L'uno al pubblico segno i gigli gialli Oppone, e l'altro appropria quello a parte, Si ch'è forte a veder qual più si falli.
Esempio: E Dant. Conv. 71: Nè altri contro a me avria fallato, nè io sofferto avrei pena ingiustamente.
Esempio: E Dant. Conv. 377: Non solamente là dove richiesti o tentati sono di fallare, ma ove pure ec.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 25: Ed in questa cotal dove' savere, C'omai cade (la giovinetta) in peccato, S'ella fallasse a Dio; E merito, sed ella ben si porta.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 247: E non solamente fallano nel voler sapere quello che non debbono, ma molto più gravemente di volerlo sapere come e da cui non debbono, cioè dal diavolo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 46: Troverebbe la verità, punendo chi avesse fallato.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 32: Chi falla, e dà mal esempio,... non solamente merita esser punito del suo fallo, ma ancor dell'altrui.
Definiz: § III. E in senso speciale parlandosi di donne, Commetter disonestà. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 139: Femmine che fallano per danari, ve n'hae bene XXM.
Definiz: § IV. Fallare, costruito con un termine retto dalla particella Da, trovasi figuratam. e poeticam. per Dipartirsi, Allontanarsi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 50: Una dolce aura che ti par che vaghi A un modo sempre, e dal suo stil non falli.
Definiz: § V. Si usò per Non essere a sufficienza, ed altresì Mancare, Venir meno. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 132: E se tu fai convito, O corredo bandito, Fa 'l provvedutamente, Che non falli neente.
Esempio: Dant. Purg. 13: Così li ciechi a cui la roba falla, Stanno a' perdoni a chieder lor bisogna.
Esempio: Liv. Dec. 2, 280: Già le forze fallavano a' combattitori, le spade non tagliavano più, le lance erano rintuzzate.
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 53: Alla povertà poche cose fallano, ma all'avarizia tutte.
Esempio: Vill. G. 780: A quelli di Melazo venia fallando la vittuaglia.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 73: Chi l'amico domanda per cagione d'utilità, allora l'abbandona quando l'utilità falla.
Esempio: Liv. Dec. 2, 387: In Roma non fallano i grandi onori a' valenti uomini, nè li prodi uomini non fallano a' grandi onori.
Esempio: Tav. Rit. 1, 118: La quarta colonna che mantiene lo mondo, si è prodezza: e questo veramente non fallò nella persona di messer Tristano.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. G. 619: All'avaro non falla cagione di negare servigio.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 286: A cui non mancava certamente una grande abilità, ma solo fallò il buon successo nella sua detestabile congiurazione.
Definiz: § VII. E si disse di tempo, spazio, quantità e simili, in relazione a un dato termine, per Mancare quel dato tempo o spazio ec., per giungere a quello di cui si discorre. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 37: La luna non compie ciascun mese trenta giorni, e fallano alquanti dì all'anno intero.
Definiz: § VIII. E per Non esser compiuto, Esser manchevole, difettivo, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Di che l'animo vostro in alto galla? Voi siete quasi entomata in difetto, Sì come verme in cui formazion falla.
Definiz: § IX. Si usò per Bisognare, Occorrere, Esser necessario ad un dato fine od effetto; detto di cosa che presentemente manchi, che non si abbia; ovvero che resti a fare, compiere, e simili. –
Esempio: Stor. Barl. 42: Elli s'era provveduto dinanzi, siccome savio; e gli altri folli, ch'erano passati dinanzi da lui,... perivano di fame e di necessitade,... imperciocchè non si erano saputi provvedere dinanzi di ciò che a loro fallava per vivere.
Esempio: S. Gir. Grad. 58: Tutto questo ch'hai detto, feci in mia fanciullezza. E 'l nostro Signore gli rispuose, e disse: Ancora ti falla, che tu venda ciò che tu hai.
Definiz: § X. Quindi Non fallare checchessia ad uno, si usò per Non fargli d'uopo, Non convenirgli, Non addirglisi. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 122: Usa gli anni secondo la loro qualità. Questo abito di tanta onestade da te preso non ti falla per innanzi.
Definiz: § XI. Fallare di far checchessia, si usò per Mancare di far quella data cosa, Ometterla, Tralasciarla. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 1, 4: Se alcuno li fallasse di dire (i Paternostri), o non andasse al morto, non li si' imputato a colpa d'anima.
Esempio: E Cap. Comp. Orsam. 2, 14: Ciascuno de la Compagnia dica per l'anima sua XII pater nostri con ave maria.... Veramente di ciò non faccia alcuno conscienza, a ciò che fallando non gli possa essere riputato a colpa.
Definiz: § XII. E per Mancare di avvenire, di seguire, di accadere, o di farsi, di praticarsi, e simili. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 58: In prima si dee rendere il marito alla donna che si cognosca della eccezione del marito.... Nondimeno questo falla in alquanti casi, ne' quali la restituzione non si dee fare.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 215: Apre l'uscio e viensene dentro e stassi con meco, e questo non falla mai.
Definiz: § XIII. Fallare, detto di cose materiali, vale anche Non servire come dovrebbe. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Quandunque l'una d'este chiavi falla, Che non si volga dritta per la toppa,... non s'apre questa calla.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 130: Il Pagan vuole entrar, ma il piè gli falla.
Definiz: § XIV. Detto in particolare di frutti, raccolte, semente e simili, vale Non corrispondere all'effetto sperato; che più comunemente usasi in proposizione negativa. –
Esempio: Pallad. Agric. R. 9: Gli semi non debbono essere di più d'uno anno, acciò che, per vecchiezza corrotti, non fallino.
Esempio: E Pallad. Agric. R. 90: Non si voglion porre magliuoli pur d'una schiatta in tutto 'l posticcio, acciocchè nell'anno, nel qual fallano le viti di quella schiatta, non si perda al tutto la speranza d'aver del vino.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 20: Chi crede avere questa scienza, con una mano sicura infilza bozzoli maschi e bozzoli femmine, e fa così una corona di coppie, che a dir suo non falla.
Definiz: § XV. E figuratam. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 55: Fan poco i drammi, ma tarabaralla La poesia ex tempore non falla.
Definiz: § XVI. Pur figuratam., detto di cose non materiali, per Riuscir vano, ed altresì Non corrispondere a ciò che è designato dal compimento. –
Esempio: Dant. Purg. 6: E la speranza di costor non falla.
Esempio: Tav. Rit. 1, 228: Ma sappiate che allo Re molto fallava il pensiero; imperò che quanti maestri furono mai, ec.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 6, 305: Certo così pensava io nel mio animo, e pensava che tu ci dovessi venire, e annoverava i tempi; nè il mio pensiero mi fallò.
Esempio: Vill. M. 5: Stimossi per que' pochi discreti, che rimasono in vita, molte cose; che per la corruzione del peccato tutte fallarono all'aviso degli uomini, seguendo nel contrario maravigliosamente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 138: Così falla al Pagano ogni pensiero D'uscir di sotto al vincitor Ruggiero.
Esempio: Cas. Pros. 2, 35: Conciossiachè il fidarsi alla ventura si appartenga a coloro, ne' quali il consiglio manca, ed a' quali la speranza falla.
Definiz: § XVII. E per Esser deficiente, in senso morale. –
Esempio: Vill. G. 686: Dice il sapientissimo Re: Figliuol mio, non gittar la disciplina del Signore, e non fallare quando da lui se' corretto (la Volgata ha: nec deficias).
Definiz: § XVIII. Fallare ad uno, vale Mancargli di fede, di aiuto; e Fallare ad uno di alcuna cosa, vale Mancar di fare per esso ciò che avevamo obbligo di fare. –
Esempio: Rim. Ant. F. Lott. Dat. 1, 393: Molto più spiacimento Aven, che lingua non porea contare; E vedenci fallare Parenti, amici, e mettere in obria.
Esempio: Fior. Virt. 91: E questo si è tutto,... perchè il Re loro non potesse perire, e per non fallare al Re, nè a loro compagnia, che stanno alla loro sicurtade.
Esempio: Vill. G. 589: Essendo il sopraddetto Bavero in Roma in povero stato di moneta, perchè li avevano fallato il re Federigo di Cicilia e quelli di Raona.... di venire con loro armata e con moneta al tempo promesso.
Definiz: § XIX. Att. Riferito propriamente a colpo, e, per estensione, talvolta anche alla cosa che si vuol colpire, ed all'arme con la quale si colpisce, vale Sbagliare, Non cogliere, Non tirare al segno voluto. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 73: Come colui che vuole saettare alla bestia, non le dà così incontanente, che guata di darle bone che non la falli,... e che le dea in luogo, onde non ne campi.
Esempio: Dant. Conv. 280: Chi dirà che fosse sanza divina spirazione.... Muzio la sua mano propia incendere, perchè fallato avea il colpo che per liberare Roma pensato avea?
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 125: E Salincorno per la sua grandezza Alcuna volta la mazza fallava.
Definiz: § XX. Si usò per Omettere, Tralasciare, ed anche per Trasgredire, Non fare; ed altresì per Non osservare, Violare. –
Esempio: Tav. Rit. 2: Lo re Condenas,... per conservare la giustizia e la ragione, fece pigliare Anzoliere suo figliuolo, e fecegli tagliare la testa; e nollo costrinse tanto l'amore, ch'e' volesse la giustizia fallare.
Esempio: Real. Franc. 62 t.: Se io vi promettessi per sagramento, e io non ve lo attenessi, non sarei traditore cavaliere? Già v'ho io detto l'amore che io ho giurato a Drusiana il quale per veruno modo io non fallerei, e voglio innanzi la morte, che mancare del mio sagramento.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 339: Il peccatore dee dire e recarsi a memoria quanto puote, quante volte è caduto ] e ricaduto in peccato, e massimamente se ha rotta e fallata la penitenza imposta.
Esempio: Tratt. Dottr. Crist. 31: Gola in questo vizio sta, in.... prendere il mangiare o 'l bere sanza benedicere, o fallare i digiuni.
Definiz: § XXI. Fallar di poco, in costrutto con una proposizione retta dalla congiunzione Che, si usò per Mancar poco ad avvenire ciò che nella proposizione si dice. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 310: Pur.... incappò una volta.... a toccarla; e di poco fallò, che egli quella una non fece tavola.
Esempio: Alam. L. Avarch. 24, 165: Trovagli pure al fin la destra spalla Con forza tale, e così viene a pieno, Che 'ndormita la man di poco falla Che non lass'ire il brando su 'l terreno.
Definiz: § XXII. Fallare il piè d'una staffa, trovasi poeticam. per Uscir della staffa il piede. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 116: Che fa che d'una staffa il piè gli falla.
Definiz: § XXIII. Fallarla, usato assolutam., è maniera ellittica, che vale Sbagliare, Ingannarsi, intorno a ciò di che si discorre, o in una data opinione, nel modo di procedere, e simili; comunemente Sbagliarla. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 240: E lo Re.... disse: Dama, voi l'avete fallata, chè lo arzente ferro vi converrae prendere.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 290: Tristano, tu sì l'ài fallata, imperò che lo ponte è fatto per sì fatto incantamento e per tale maestria, che ec.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 295: Ella l'àe fallata a questa volta; però ch'egli (Lanciotto) non èe in questa contrada.
Definiz: § XXIV. Chi fa falla, ed anche Chi fa falla e chi non fa sfarfalla; sono maniere proverbiali, che significano come Ciascuno è soggetto a sbagliare. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 415: Sentito ho spesso dir, che chi fa falla.
Definiz: § XXV. Chi non fa non falla, è maniera proverbiale di chiaro significato, e che si adduce come scusa da chi ha sbagliato o fatto male qualcosa, ed anche da chi vuole mostrarsi benevolo ed indulgente verso chi ha commesso uno sbaglio. –
Esempio: Bern. Orl. 69, 31: Ben si suol dir: non falla chi non fa.
Esempio: Fag. Rim. 2, 376: Non falla chi non fa, dice il dettato.
Definiz: § XXVI. Chi tosto falla, a bell'agio si pente. –
V. Agio, § XXVIII.